La fotografia ritrae la Sfinge, parzialmente liberata dalle sabbie, con due egiziani arrampicatisi su di essa e un altro in posa con un dromedario. Sullo sfondo si distinguono due piramidi, quelle di Micerino e una secondaria. In basso a sinistra si trova la firma dell’autore.
Fotografia della Sfinge nella piana di Giza vista lateralmente (da nord). Il monumento è ancora parzialmente sepolto dalle sabbie del deserto. In base allo stile della fotografia, si potrebbe attribuire lo scatto a V. R. Lanzone.
Fotografia della Sfinge vista lateralmente (da sud), ancora parzialmente sepolta dalle sabbie del deserto, con tre egiziani seduti. Dietro, la piramide di Cheope. L’immagine è probabilmente da attribuire a V. R. Lanzone.
La fotografia mostra la Sfinge di Giza, con un egiziano arrampicatosi sul monumento e altre due persone alla base. Sullo sfondo si riconosce la piramide di Micerino. In basso a sinistra la firma dell’autore.
Fotografia della testa della Sfinge. La firma dell’autore si trova in basso al centro.
Fotografia frontale della Sfinge, non ancora del tutto liberata dalle sabbie. Sullo sfondo due delle tre piramidi maggiori, quella di Chefren e a destra, e quella di Micerino a sinistra.
Veduta della Sfinge, parzialmente liberata dalle sabbie. Dietro di lei, si erge la piramide del faraone Cheope, la più grande della piana di Giza.
La fotografia ritrae la Sfinge, ancora non del tutto liberata dalle sabbie, sulla quale stanno alcuni egiziani. Tra le zampe, si nota bene la “Stele del sogno”, la stele del faraone Thutmosi IV, della XVIII dinastia, oltre che ad alcuni resti di un basamento. Sullo sfondo sono riconoscibili le piramidi di Chefren (destra), Micerino (a sinistra della testa della Sfinge) e la sommità di una piramide satellite in lontananza. In basso a destra la firma dell’autore.
Fotografia della Sfinge nella piana di Giza, ancora non del tutto liberata dalle sabbie. Si riconosce tra le zampe la stele del faraone Thutmosi IV, della XVIII Dinastia, coperta da stuoie, e un basamento di colonna. Tre uomini in abiti locali sono presenti sul monumento. Sullo sfondo, a sinistra, si riconosce la piramide del faraone Micerino. In basso a destra è presente la firma dell’autore.