Fotografia del tempio rupestre di Ellesiya nel suo luogo originale, all’interno del paesaggio Nubiano. Fotografia scattata poco prima che le acque, a causa della costruzione della diga di Assuan, iniziassero a crescere fino a sommergere il tempio.
Fotografia della cappella rupestre rupestre di Ellesiya nel suo luogo originale, all’interno del paesaggio Nubiano. Oltre alla montagna, nella quale la cappella rupestre fu scavato, si vede la presenza del fiume Nilo, che dopo poco tempo, a causa della costruzione della diga di Assuan, avrebbe iniziato a crescere fino a sommergere la cappella rupestre.
Fotografia della cappella rupestre rupestre di Ellesiya nel suo luogo originale, all’interno del paesaggio Nubiano. Oltre alla montagna, nella quale la cappella rupestre fu scavato, si vede in primo piano il fiume Nilo, che dopo poco tempo, a causa della costruzione della diga di Assuan, avrebbe iniziato a crescere fino a sommergere la cappella.
Fotografia della cappella rupestre rupestre di Ellesiya nel suo luogo originale, all’interno del paesaggio Nubiano. Oltre alla montagna, nella quale la cappella rupestre fu scavato, si vede in primo piano il fiume Nilo, che dopo poco tempo, a causa della costruzione della diga di Assuan, avrebbe iniziato a crescere fino a sommergere la cappella.
Fotografia della cappella rupestre rupestre di Ellesiya nel suo luogo originale, all’interno del paesaggio Nubiano. Oltre alla montagna, nella quale la cappella rupestre fu scavato, si vede in primo piano il fiume Nilo, che dopo poco tempo, a causa della costruzione della diga di Assuan, avrebbe iniziato a crescere fino a sommergere la cappella rupestre.
Fotografia della cappella rupestre rupestre di Ellesiya nel suo luogo originale, all’interno del paesaggio Nubiano. Oltre alla montagna, nella quale la cappella rupestre fu scavato, si vede in primo piano il fiume Nilo, che dopo poco tempo, a causa della costruzione della diga di Assuan, avrebbe iniziato a crescere fino a sommergere la cappella rupestre.
Fotografia di una parete interna della cappella rupestre di Ellesiya nella sua posizione originale, in Nubia, poco prima che l’acqua del Nilo iniziasse a crescere a causa della costruzione della diga di Assuan, che avrebbe sommerso la zona. Fotografia scattata poco prima dello spostamento della cappella rupestre, nella metà degli anni ’60. Da notare il pavimento originale, che non fu salvato.
Fotografia di una parete interna della cappella rupestre di Ellesiya nella sua posizione originale, in Nubia, poco prima che l’acqua del Nilo iniziasse a crescere a causa della costruzione della diga di Assuan, che avrebbe sommerso la zona. Fotografia scattata poco prima dello spostamento della cappella rupestre, nella metà degli anni ’60. Da notare il pavimento originale, che non fu salvato.
Fotografia di una parete interna della cappella rupestre di Ellesiya nella sua posizione originale, in Nubia, poco prima che l’acqua del Nilo iniziasse a crescere a causa della costruzione della diga di Assuan, che avrebbe sommerso la zona. Fotografia scattata poco prima dello spostamento della cappella rupestre, nella metà degli anni ’60. Da notare il pavimento originale, che non fu salvato.
Fotografia di una parete interna della cappella rupestre di Ellesiya nella sua posizione originale, in Nubia, poco prima che l’acqua del Nilo iniziasse a crescere a causa della costruzione della diga di Assuan, che avrebbe sommerso la zona. Fotografia scattata poco prima dello spostamento della cappella rupestre, nella metà degli anni ’60. Da notare il pavimento originale, che non fu salvato. La cappella, prima del suo spostamento, era chiuso a chiave da un’inferriata.
Fotografia interna della cappella rupestre di Ellesiya nella sua posizione originale, in Nubia, poco prima che l’acqua del Nilo iniziasse a crescere a causa della costruzione della diga di Assuan, che avrebbe sommerso la zona. Fotografia scattata poco prima dello spostamento della cappella rupestre, nella metà degli anni ’60. Da notare il pavimento originale, che non fu salvato.
Fotografia interna della cappella rupestre di Ellesiya nella sua posizione originale, in Nubia, poco prima che l’acqua del Nilo iniziasse a crescere a causa della costruzione della diga di Assuan, che avrebbe sommerso la zona. Fotografia scattata poco prima dello spostamento della cappella rupestre, nella metà degli anni ’60. Da notare il pavimento originale, che non fu salvato.
Fotografia interna della cappella rupestre di Ellesiya, dove si trovavano le statue delle divinità e del sovrano, nella sua posizione originale, in Nubia, poco prima che l’acqua del Nilo iniziasse a crescere a causa della costruzione della diga di Assuan, che avrebbe sommerso la zona. Fotografia scattata poco prima dello spostamento della cappella rupestre, nella metà degli anni ’60. Da notare il pavimento originale, che non fu salvato. la cappella rupestre, prima dei lavori per il suo spostamento, era chiuso a chiave da un’inferriata.
Fotografia della nicchia di fondo nella cappella rupestre di Ellesiya nella sua posizione originale, in Nubia, poco prima che l’acqua del Nilo iniziasse a crescere a causa della costruzione della diga di Assuan, che avrebbe sommerso la zona. Fotografia scattata poco prima dello spostamento della cappella rupestre, nella metà degli anni ’60. Da notare il pavimento originale, che non fu salvato.
Fotografia della nicchia di fondo nella cappella rupestre di Ellesiya nella sua posizione originale, in Nubia, poco prima che l’acqua del Nilo iniziasse a crescere a causa della costruzione della diga di Assuan, che avrebbe sommerso la zona. Fotografia scattata poco prima dello spostamento della cappella rupestre, nella metà degli anni ’60. Da notare il pavimento originale, che non fu salvato.
Fotografia della nicchia di fondo nella cappella rupestre di Ellesiya, dove si trovavano le statue delle divinità e del sovrano (Horus di Maiam , Tutmosi III e Satet), nella sua posizione originale, in Nubia, poco prima che l’acqua del Nilo iniziasse a crescere a causa della costruzione della diga di Assuan, che avrebbe sommerso la zona. Fotografia scattata poco prima dello spostamento della cappella rupestre, nella metà degli anni ’60. Da notare il pavimento originale, che non fu salvato.
Fotografia della nicchia di fondo nella cappella rupestre di Ellesiya, dove si trovavano le statue delle divinità e del sovrano, nella sua posizione originale, in Nubia, poco prima che l’acqua del Nilo iniziasse a crescere a causa della costruzione della diga di Assuan, che avrebbe sommerso la zona. Fotografia scattata poco prima dello spostamento della cappella rupestre, nella metà degli anni ’60. Da notare il pavimento originale, che non fu salvato.
Fotografia della nicchia di fondo nella cappella rupestre di Ellesiya, dove si trovavano le statue delle divinità e del sovrano, appena visibili. la cappella rupestre si trovava ancora nella sua posizione originale, in Nubia, poco prima che l’acqua del Nilo iniziasse a crescere a causa della costruzione della diga di Assuan, che avrebbe sommerso la zona. Fotografia scattata poco prima dello spostamento della cappella rupestre, nella metà degli anni ’60. Da notare il pavimento originale, che non fu salvato.
Fotografia della nicchia di fondo nella cappella rupestre di Ellesiya, dove si trovavano le statue delle divinità e del sovrano, appena visibili. la cappella rupestre si trovava ancora nella sua posizione originale, in Nubia, poco prima che l’acqua del Nilo iniziasse a crescere a causa della costruzione della diga di Assuan, che avrebbe sommerso la zona. Fotografia scattata poco prima dello spostamento della cappella rupestre, nella metà degli anni ’60.
Fotografia della nicchia di fondo nella cappella rupestre di Ellesiya nella sua posizione originale, in Nubia, poco prima che l’acqua del Nilo iniziasse a crescere a causa della costruzione della diga di Assuan, che avrebbe sommerso la zona. Fotografia scattata poco prima dello spostamento della cappella rupestre, nella metà degli anni ’60. Le tre statue che si vedono nell’immagine, ricavate dalla roccia, raffigurano Horus di Maiam , la dea Satet e al centro il sovrano, Tutmosi III.
Fotografia della nicchia di fondo nella cappella rupestre di Ellesiya, dove si trovavano le statue delle divinità e del sovrano, raffiguranti Horus di Maiam , la dea Satet e il sovrano, Tutmosi III. La fotografia è stata scattata nella sua posizione originale, in Nubia, poco prima che l’acqua del Nilo iniziasse a crescere a causa della costruzione della diga di Assuan, che avrebbe sommerso la zona. Fotografia scattata poco prima dello spostamento della cappella rupestre, nella metà degli anni ’60. Da notare il pavimento originale, che non fu salvato.
Fotografia della nicchia di fondo nella cappella rupestre di Ellesiya, dove si trovavano le statue delle divinità e del sovrano, raffiguranti Horus di Maiam , la dea Satet e il sovrano, Tutmosi III. La fotografia è stata scattata nella sua posizione originale, in Nubia, poco prima che l’acqua del Nilo iniziasse a crescere a causa della costruzione della diga di Assuan, che avrebbe sommerso la zona. Fotografia scattata poco prima dello spostamento della cappella rupestre, nella metà degli anni ’60. Da notare il pavimento originale, che non fu salvato.
Fotografia della nicchia di fondo nella cappella rupestre di Ellesiya, dove si trovavano le statue delle divinità e del sovrano, raffiguranti Horus di Maiam , la dea Satet e il sovrano, Tutmosi III. La fotografia è stata scattata nella sua posizione originale, in Nubia, poco prima che l’acqua del Nilo iniziasse a crescere a causa della costruzione della diga di Assuan, che avrebbe sommerso la zona. Fotografia scattata poco prima dello spostamento della cappella rupestre, nella metà degli anni ’60.
Fotografia della parte medio-inferiore della parete di fondo della nicchia nella cappella rupestre di Ellesiya nella sua posizione originale, in Nubia, poco prima che l’acqua del Nilo iniziasse a crescere a causa della costruzione della diga di Assuan, che avrebbe sommerso la zona. Fotografia scattata poco prima dello spostamento della cappella rupestre, nella metà degli anni ’60.
Fotografia della cappella rupestre di Ellesiya nella sua posizione originale, in Nubia, poco prima che l’acqua del Nilo iniziasse a crescere a causa della costruzione della diga di Assuan, che avrebbe sommerso la zona. Fotografia scattata poco prima dello spostamento della cappella, nella metà degli anni ’60.
Fotografia della cappella rupestre di Ellesiya nella sua posizione originale e della piana antistante la cappella rupestre, in Nubia, poco prima che l’acqua del Nilo, visibile in primo piano, iniziasse a crescere a causa della costruzione della diga di Assuan, che avrebbe sommerso la zona. Fotografia scattata poco prima dello spostamento della cappella rupestre, nella metà degli anni ’60.
Fotografia di una parte della cappella rupestre di Ellesiya, poco prima del suo spostamento. Fotografia scattata nella metà degli anni ’60.
Fotografia di una parte della cappella rupestre di Ellesiya, poco prima del suo spostamento. Fotografia scattata nella metà degli anni ’60.
Fotografia di una parte della cappella rupestre di Ellesiya, poco prima del suo spostamento. Fotografia scattata nella metà degli anni ’60.
Fotografia di una parete con iscrizioni in geroglifico del cappella rupestre di Ellesiya, poco prima del suo spostamento. Fotografia scattata nella metà degli anni ’60.
Fotografia di una parete con iscrizioni rupestri nella zona di Ibrim ad opera di un sovrano locale (Qaj-kA-Ra Jny) all'inizio del Medio Regno. Fotografia scattata nella metà degli anni ’60.
Fotografia di una parete con iscrizioni rupestri nella zona di Ibrim ad opera di un sovrano locale (Qaj-kA-Ra Jny) all'inizio del Medio Regno. Fotografia scattata nella metà degli anni ’60.
Fotografia di una parete della cappella rupestre di Ellesiya nella sua posizione originale, in Nubia, poco prima che l’acqua del Nilo iniziasse a crescere a causa della costruzione della diga di Assuan, che avrebbe sommerso la zona. Fotografia scattata poco prima dello spostamento della cappella, nella metà degli anni ’60.
Fotografia di una parete della cappella rupestre di Ellesiya nella sua posizione originale, in Nubia, poco prima che l’acqua del Nilo iniziasse a crescere a causa della costruzione della diga di Assuan, che avrebbe sommerso la zona. Fotografia scattata poco prima dello spostamento della cappella, nella metà degli anni ’60.
Fotografia di una parete della cappella rupestre di Ellesiya nella sua posizione originale, in Nubia, poco prima che l’acqua del Nilo iniziasse a crescere a causa della costruzione della diga di Assuan, che avrebbe sommerso la zona. Fotografia scattata poco prima dello spostamento della cappella, nella metà degli anni ’60.
Fotografia di una parete della cappella rupestre di Ellesiya nella sua posizione originale, in Nubia, poco prima che l’acqua del Nilo iniziasse a crescere a causa della costruzione della diga di Assuan, che avrebbe sommerso la zona. Fotografia scattata poco prima dello spostamento della cappella, nella metà degli anni ’60.
Fotografia di una parete della cappella rupestre di Ellesiya nella sua posizione originale, in Nubia, poco prima che l’acqua del Nilo iniziasse a crescere a causa della costruzione della diga di Assuan, che avrebbe sommerso la zona. Fotografia scattata poco prima dello spostamento della cappella, nella metà degli anni ’60.
Fotografia di una parete della cappella rupestre di Ellesiya nella sua posizione originale, in Nubia, poco prima che l’acqua del Nilo iniziasse a crescere a causa della costruzione della diga di Assuan, che avrebbe sommerso la zona. Fotografia scattata poco prima dello spostamento della cappella, nella metà degli anni ’60.
Fotografia di una parete della cappella rupestre di Ellesiya nella sua posizione originale, in Nubia, poco prima che l’acqua del Nilo iniziasse a crescere a causa della costruzione della diga di Assuan, che avrebbe sommerso la zona. Fotografia scattata poco prima dello spostamento della cappella, nella metà degli anni ’60.
Fotografia di una parete della cappella rupestre di Ellesiya nella sua posizione originale, in Nubia, poco prima che l’acqua del Nilo iniziasse a crescere a causa della costruzione della diga di Assuan, che avrebbe sommerso la zona. Fotografia scattata poco prima dello spostamento della cappella, nella metà degli anni ’60.
Fotografia di una parete della cappella rupestre di Ellesiya nella sua posizione originale, in Nubia, poco prima che l’acqua del Nilo iniziasse a crescere a causa della costruzione della diga di Assuan, che avrebbe sommerso la zona. Fotografia scattata poco prima dello spostamento della cappella, nella metà degli anni ’60.
Fotografia di una parete della cappella rupestre di Ellesiya nella sua posizione originale, in Nubia, poco prima che l’acqua del Nilo iniziasse a crescere a causa della costruzione della diga di Assuan, che avrebbe sommerso la zona. Fotografia scattata poco prima dello spostamento della cappella, nella metà degli anni ’60.
Fotografia di una parete della cappella rupestre di Ellesiya nella sua posizione originale, in Nubia, poco prima che l’acqua del Nilo iniziasse a crescere a causa della costruzione della diga di Assuan, che avrebbe sommerso la zona. Fotografia scattata poco prima dello spostamento della cappella, nella metà degli anni ’60.
Fotografia di una parete della cappella rupestre di Ellesiya nella sua posizione originale, in Nubia, poco prima che l’acqua del Nilo iniziasse a crescere a causa della costruzione della diga di Assuan, che avrebbe sommerso la zona. Fotografia scattata poco prima dello spostamento della cappella, nella metà degli anni ’60.
Fotografia di una parete della cappella rupestre di Ellesiya nella sua posizione originale, in Nubia, poco prima che l’acqua del Nilo iniziasse a crescere a causa della costruzione della diga di Assuan, che avrebbe sommerso la zona. Fotografia scattata poco prima dello spostamento della cappella, nella metà degli anni ’60.
Fotografia di una parete della cappella rupestre di Ellesiya nella sua posizione originale, in Nubia, poco prima che l’acqua del Nilo iniziasse a crescere a causa della costruzione della diga di Assuan, che avrebbe sommerso la zona. Fotografia scattata poco prima dello spostamento della cappella, nella metà degli anni ’60.
Fotografia di una parete della cappella rupestre di Ellesiya nella sua posizione originale, in Nubia, poco prima che l’acqua del Nilo iniziasse a crescere a causa della costruzione della diga di Assuan, che avrebbe sommerso la zona. Fotografia scattata poco prima dello spostamento della cappella, nella metà degli anni ’60.
Fotografia di una parete della cappella rupestre di Ellesiya nella sua posizione originale, in Nubia, poco prima che l’acqua del Nilo iniziasse a crescere a causa della costruzione della diga di Assuan, che avrebbe sommerso la zona. Fotografia scattata poco prima dello spostamento della cappella, nella metà degli anni ’60.
Fotografia di una parete della cappella rupestre di Ellesiya nella sua posizione originale, in Nubia, poco prima che l’acqua del Nilo iniziasse a crescere a causa della costruzione della diga di Assuan, che avrebbe sommerso la zona. Fotografia scattata poco prima dello spostamento della cappella, nella metà degli anni ’60.
Fotografia di una parete della cappella rupestre di Ellesiya nella sua posizione originale, in Nubia, poco prima che l’acqua del Nilo iniziasse a crescere a causa della costruzione della diga di Assuan, che avrebbe sommerso la zona. Fotografia scattata poco prima dello spostamento della cappella, nella metà degli anni ’60.
Fotografia di una parete della cappella rupestre di Ellesiya nella sua posizione originale, in Nubia, poco prima che l’acqua del Nilo iniziasse a crescere a causa della costruzione della diga di Assuan, che avrebbe sommerso la zona. Fotografia scattata poco prima dello spostamento della cappella, nella metà degli anni ’60.
Fotografia di una parete della cappella rupestre di Ellesiya nella sua posizione originale, in Nubia, poco prima che l’acqua del Nilo iniziasse a crescere a causa della costruzione della diga di Assuan, che avrebbe sommerso la zona. Fotografia scattata poco prima dello spostamento della cappella, nella metà degli anni ’60.
Fotografia di una parete interna della cappella rupestre di Ellesiya nella sua posizione originale, in Nubia, poco prima che l’acqua del Nilo iniziasse a crescere a causa della costruzione della diga di Assuan, che avrebbe sommerso la zona. Fotografia scattata poco prima dello spostamento della cappella rupestre, nella metà degli anni ’60.
Due fotografie di due pareti interne della cappella rupestre di Ellesiya nella sua posizione originale, in Nubia, poco prima che l’acqua del Nilo iniziasse a crescere a causa della costruzione della diga di Assuan, che avrebbe sommerso la zona. Fotografia scattata poco prima dello spostamento della cappella rupestre, nella metà degli anni ’60.
Fotografia di una parete interna della cappella rupestre di Ellesiya nella sua posizione originale, in Nubia, poco prima che l’acqua del Nilo iniziasse a crescere a causa della costruzione della diga di Assuan, che avrebbe sommerso la zona. Fotografia scattata poco prima dello spostamento della cappella rupestre, nella metà degli anni ’60.
Fotografia di un dettaglio di una parete interna della cappella rupestre di Ellesiya nella sua posizione originale, in Nubia, poco prima che l’acqua del Nilo iniziasse a crescere a causa della costruzione della diga di Assuan, che avrebbe sommerso la zona. Fotografia scattata poco prima dello spostamento della cappella rupestre, nella metà degli anni ’60.
Fotografia di un dettaglio di una parete interna della cappella rupestre di Ellesiya nella sua posizione originale, in Nubia, poco prima che l’acqua del Nilo iniziasse a crescere a causa della costruzione della diga di Assuan, che avrebbe sommerso la zona. Fotografia scattata poco prima dello spostamento della cappella rupestre, nella metà degli anni ’60.
Fotografia di un dettaglio di una parete interna della cappella rupestre di Ellesiya nella sua posizione originale, in Nubia, poco prima che l’acqua del Nilo iniziasse a crescere a causa della costruzione della diga di Assuan, che avrebbe sommerso la zona. Fotografia scattata poco prima dello spostamento della cappella rupestre, nella metà degli anni ’60.
Fotografia di un dettaglio, rappresentante il faraone Tutmosi III, di una parete interna della cappella rupestre di Ellesiya nella sua posizione originale, in Nubia, poco prima che l’acqua del Nilo iniziasse a crescere a causa della costruzione della diga di Assuan, che avrebbe sommerso la zona. Fotografia scattata poco prima dello spostamento della cappella rupestre, nella metà degli anni ’60
Fotografia di un dettaglio, rappresentante il faraone Tutmosi III, di una parete interna della cappella rupestre di Ellesiya nella sua posizione originale, in Nubia, poco prima che l’acqua del Nilo iniziasse a crescere a causa della costruzione della diga di Assuan, che avrebbe sommerso la zona. Fotografia scattata poco prima dello spostamento della cappella rupestre, nella metà degli anni ’60.
Fotografia di un dettaglio, rappresentante il faraone Tutmosi III e il dio Horus, di una parete interna della cappella rupestre di Ellesiya nella sua posizione originale, in Nubia, poco prima che l’acqua del Nilo iniziasse a crescere a causa della costruzione della diga di Assuan, che avrebbe sommerso la zona. Fotografia scattata poco prima dello spostamento della cappella rupestre, nella metà degli anni ’60.
Due fotografie di un dettaglio di una parete interna della cappella rupestre di Ellesiya nella sua posizione originale, in Nubia, poco prima che l’acqua del Nilo iniziasse a crescere a causa della costruzione della diga di Assuan, che avrebbe sommerso la zona. Fotografia scattata poco prima dello spostamento della cappella rupestre, nella metà degli anni ’60.
Fotografia di una parte interna della cappella rupestre di Ellesiya, poco prima del suo spostamento. Fotografia scattata nella metà degli anni ’60.
Fotografia di una parte interna della cappella rupestre di Ellesiya, poco prima del suo spostamento. Fotografia scattata nella metà degli anni ’60.
Fotografia di una parte interna della cappella rupestre di Ellesiya, poco prima del suo spostamento. Fotografia scattata nella metà degli anni ’60.
Fotografia di una parte interna della cappella rupestre di Ellesiya, poco prima del suo spostamento. Fotografia scattata nella metà degli anni ’60. Scena con diverse divinità, sul lato destro della sala trasversale. Si riconosce anche una stella a cinque punte incisa.
Fotografia di una parte interna della cappella rupestre di Ellesiya, poco prima del suo spostamento. Fotografia scattata nella metà degli anni ’60.
Fotografia di una parte interna della cappella rupestre di Ellesiya, poco prima del suo spostamento. Fotografia scattata nella metà degli anni ’60. Parete destra della cella. Da sinistra: il dio Thot assiso, Tutmosi III, Horus di Maiam e nuovamente Tutmosi III.
Fotografia di una parte interna della cappella rupestre di Ellesiya, poco prima del suo spostamento. Fotografia scattata nella metà degli anni ’60. Parete sinistra della cella, con la rappresentazione di Tutmosi III e Horus di Maiam.
Fotografia di una parte interna della cappella rupestre di Ellesiya, poco prima del suo spostamento. Fotografia scattata nella metà degli anni ’60. Rappresentazione della parete sinistra della cella, con, da sinistra, Amon-Ra assiso, Tutmosi III e la dea Satet, anch’essa assisa.
Fotografia di una parte interna della cappella rupestre di Ellesiya, poco prima del suo spostamento. Fotografia scattata nella metà degli anni ’60. Parete sinistra della sala trasversale, sono riconoscibili il dio Min, a sinistra, mentre, a destra, il dio Montu abbraccia il faraone.
Stele dell’appannaggio di Tutmosi III, situata nella facciata della cappella rupestre rupestre di Ellesiya, a sinistra dell’ingresso.
Due fotografie scattate durante la campagna di salvataggio della cappella rupestre rupestre di Ellesiya, quando il lago Nasser, creatosi in seguito alla costruzione della diga di Assuan, si stava riempiendo.
Due fotografie scattate durante la campagna di salvataggio della cappella rupestre rupestre di Ellesiya, quando il lago Nasser si stava riempiendo. In particolare, si vedono le impalcature erette durante le fasi di rimozione della cappella rupestre, e gli operai impiegati. Il livello delle acque stava già salendo, arrivando a lambire, nello scatto, l’ingresso del tempietto.
Fotografia scattata nell’area del sito di Ellesiya, quando il lago Nasser era già ampio e formato. In primo piano tre imbarcazioni per la sua navigazione e il pernottamento del personale durante i lavori alla cappella rupestre di Ellesiya. Sullo sfondo, si vede un cantiere in attività.
Fotografia scattata nell’area del sito di Ellesiya, quando il lago Nasser era già ampio e formato. In primo piano tre imbarcazioni per la sua navigazione e il pernottamento del personale durante i lavori alla cappella rupestre di Ellesiya. Sullo sfondo, si vede un cantiere in attività.
Fotografia scattata nell’area del sito di Ellesiya, quando il lago Nasser era già ampio e formato. Si vedono alcune imbarcazioni per la sua navigazione. Sullo sfondo, il paesaggio nubiano.
Fotografia scattata nell’area del sito di Ellesiya, quando il lago Nasser era già ampio e formato. Si vedono alcune imbarcazioni per la sua navigazione. Sullo sfondo, il paesaggio nubiano.
Fotografia scattata nell’area del sito di Ellesiya, quando il lago Nasser era già ampio e formato. Si vedono tre alberi che spuntano dal lago, condannati all’inesorabile sommersione. Sullo sfondo, si vede il paesaggio nubiano.
Fotografia scattata nell’area del sito di Ellesiya, quando il lago Nasser era già ampio e formato. Si vedono tre alberi che spuntano dal lago, condannati all’inesorabile sommersione. Sullo sfondo, si vede il paesaggio nubiano.
Fotografia scattata nell’area del sito di Ellesiya, quando il lago Nasser era già ampio e formato. Sullo sfondo, si vede il paesaggio nubiano.
Fotografia scattata nell’area del sito di Ellesiya, quando il lago Nasser era già ampio e formato. Sullo sfondo, si vede il paesaggio nubiano.
Fotografia scattata nell’area del sito di Ellesiya, quando il lago Nasser era già ampio e formato. Sullo sfondo, si vede il paesaggio nubiano.
Fotografia scattata nell’area del sito di Ellesiya, quando il lago Nasser era già ampio e formato. Sullo sfondo, si vede il paesaggio nubiano.
Fotografia scattata nell’area del sito di Ellesiya, quando il lago Nasser era già ampio e formato. Sullo sfondo, si vede il paesaggio nubiano.
Fotografia scattata nell’area del sito di Ellesiya, quando il lago Nasser era già ampio e formato. Sullo sfondo, si vede il paesaggio nubiano.
Fotografia scattata nell’area del sito di Ellesiya, quando il lago Nasser era già ampio e formato. Sullo sfondo, si vede il paesaggio nubiano.
Fotografia scattata nell’area del sito di Ellesiya, quando il lago Nasser era già ampio e formato. Sullo sfondo, si vede il paesaggio nubiano.
Fotografia scattata nell’area della cappella rupestre di Qasr Ibrim, dove si vedono alcuni ambienti scavati nella roccia.
Fotografia scattata nell’area del sito di Ellesiya, quando il lago Nasser era già ampio e formato. Si vedono alcune imbarcazioni per la sua navigazione e il pernottamento degli operai al lavoro nella cappella rupestre rupestre di Ellesiya.
Fotografia scattata in direzione della cappella rupestre rupestre di Ellesiya, che si vede sullo sfondo. In poco tempo, la cappella rupestre sarebbe stato sommerso dal crescente lago Nasser, già ampio e formato. Fotografia scattata da un’imbarcazione.
Fotografia scattata in direzione della cappella rupestre rupestre di Ellesiya, che si vede sullo sfondo. In poco tempo, la cappella rupestre sarebbe stato sommerso dal crescente lago Nasser, già ampio e formato. Fotografia scattata da un’imbarcazione.
Fotografia scattata in direzione della cappella rupestre rupestre di Ellesiya, che si vede sullo sfondo. In poco tempo, la cappella rupestre sarebbe stato sommerso dal crescente lago Nasser, già ampio e formato. Fotografia scattata da un’imbarcazione.
Fotografia scattata in direzione della cappella rupestre rupestre di Ellesiya, che si vede sullo sfondo. In poco tempo, la cappella rupestre sarebbe stato sommerso dal crescente lago Nasser, già ampio e formato. Fotografia scattata da un’imbarcazione.
Fotografia scattata nell’area di Qasr ibrim, dove si vedono alcuni ambienti scavati nella roccia. Fotografia scattata da un’imbarcazione.
Fotografia scattata nell’area della cappella rupestre di Qasr Ibrim, dove si vedono alcuni ambienti scavati nella roccia.
Particolare di una stele ricavata dalla roccia nella facciata della cappella rupestre rupestre di Ellesiya. Fotografia scattata durante la fase di innalzamento del Lago Nasser, che avrebbe sommerso questi ambienti.
Particolare di una stele ricavata dalla roccia nella facciata della cappella rupestre rupestre di Ellesiya. Fotografia scattata durante la fase di innalzamento del Lago Nasser, che avrebbe sommerso questi ambienti.
Particolare del muro di facciata laterale della cappella rupestre di Ellesiya, che documenta l’innalzamento delle acque del Lago Nasser, in poco tempo avrebbero sommerso l’intera cappella rupestre. Fotografia scattata da un’imbarcazione.
Particolare del muro di facciata laterale della cappella rupestre di Ellesiya, che documenta l’innalzamento delle acque del Lago Nasser, in poco tempo avrebbero sommerso l’intera cappella rupestre. Fotografia scattata da un’imbarcazione.
Particolare del muro di facciata laterale della cappella rupestre di Ellesiya, che documenta l’innalzamento delle acque del Lago Nasser, in poco tempo avrebbero sommerso l’intera cappella rupestre. Fotografia scattata da un’imbarcazione.
Particolare del muro di facciata laterale della cappella rupestre di Ellesiya, che documenta l’innalzamento delle acque del Lago Nasser, in poco tempo avrebbero sommerso l’intera cappella rupestre. Fotografia scattata da un’imbarcazione.
Particolare di un’ambiente scavato nella roccia, con iscrizioni e cartigli di Amenhotep II, nell’area della cappella rupestre di Ellesiya. Fotografia scattata durante la fase di innalzamento del Lago Nasser, che avrebbe sommerso questi ambienti.
Particolare di una stele ricavata dalla roccia nella facciata laterale destra della cappella rupestre rupestre di Ellesiya. Fotografia scattata durante la fase di innalzamento del Lago Nasser, che avrebbe sommerso questi ambienti.
Particolare di due stele ricavate dalla roccia nella facciata laterale sinistra della cappella rupestre rupestre di Ellesiya. Fotografia scattata durante la fase di innalzamento del Lago Nasser, che avrebbe sommerso questi ambienti.
Particolare di due stele ricavate dalla roccia nella facciata laterale sinistra della cappella rupestre rupestre di Ellesiya. Fotografia scattata durante la fase di innalzamento del Lago Nasser, che avrebbe sommerso questi ambienti.
Fotografia scattata nei davanti alla cappella rupestre rupestre di Ellesiya (si intravedono i fori laterali per apporvi dei pali), durante la fase di innalzamento del Lago Nasser, che avrebbe sommerso questi ambienti.
Fotografia della facciata (lato destro) della cappella rupestre rupestre di Ellesiya, durante la fase di innalzamento del Lago Nasser, che avrebbe sommerso questi ambienti. Come si vede in basso a destra, l’acqua è già arrivata a lambire la facciata della cappella rupestre.
Momento di lavoro presso la cappella rupestre di Ellesiya. Si trovano davanti all’ingresso alcune impalcature utilizzate per rimuovere le parti della cappella rupestre. Si noti che il livello delle acque ha già quasi raggiunto in altezza il piano di calpestio dell’ingresso della cappella rupestre, delineandosi in una vera e propria corsa contro il tempo per rimuoverne le pareti, prima che il crescente lago Nasser sommergesse l’intera area.
Fotografia di quattro operai ingaggiati per lavorare nella squadra addetta allo spostamento della cappella rupestre, tagliato in 66 blocchi e ricostruito nel Museo Egizio di Torino, donato dalla Repubblica Araba Unita a quella Italiana.
Magazzino di Wadi es-Sebua, dove per un breve periodo furono immagazzinati i blocchi della cappella rupestre di Ellesiya, tagliato in 66 parti e salvato dal crescente Lago Nasser, che avrebbe in poco tempo sommerso l’area.
Magazzino di Wadi es-Sebua, dove per un breve periodo furono immagazzinati i blocchi della cappella rupestre di Ellesiya, tagliato in 66 parti e salvato dal crescente Lago Nasser, che avrebbe in poco tempo sommerso l’area.
Magazzino di Wadi es-Sebua, dove per un breve periodo furono immagazzinati i blocchi della cappella rupestre di Ellesiya, tagliato in 66 parti e salvato dal crescente Lago Nasser, che avrebbe in poco tempo sommerso l’area.
Magazzino di Wadi es-Sebua, dove per un breve periodo furono immagazzinati i blocchi della cappella rupestre di Ellesiya, qui disposti in fila in attesa di essere trasferiti a Torino, in seguito al dono della Repubblica Araba Unita all’Italia. In primo piano, fotografia di due ispettori del Servizio delle Antichità egiziane, mentre al centro vi è Silvio Curto, all’epoca funzionario del Museo Egizio.
Magazzino di Wadi es-Sebua, dove per un breve periodo furono immagazzinati i blocchi della cappella rupestre di Ellesiya, tagliato in 66 parti e salvato dal crescente Lago Nasser, che avrebbe in poco tempo sommerso l’area.
Magazzino di Wadi es-Sebua, dove per un breve periodo furono immagazzinati i blocchi della cappella rupestre di Ellesiya, tagliato in 66 parti (nell’immagine si vedono 3 blocchi) e salvato dal crescente Lago Nasser, che avrebbe in poco tempo sommerso l’area.
Magazzino di Wadi es-Sebua, dove per un breve periodo furono immagazzinati i blocchi della cappella rupestre di Ellesiya, qui disposti in fila in attesa di essere trasferiti a Torino, in seguito al dono della Repubblica Araba Unita all’Italia.
Magazzino di Wadi es-Sebua, dove per un breve periodo furono immagazzinati i blocchi della cappella rupestre di Ellesiya, qui disposti in fila in attesa di essere trasferiti a Torino, in seguito al dono della Repubblica Araba Unita all’Italia.
Magazzino di Wadi es-Sebua, dove per un breve periodo furono immagazzinati i blocchi della cappella rupestre di Ellesiya, qui disposti in fila in attesa di essere trasferiti a Torino, in seguito al dono della Repubblica Araba Unita all’Italia. In primo piano, fotografia di un ispettore del Servizio delle Antichità egiziane.
Magazzino di Wadi es-Sebua, dove per un breve periodo furono immagazzinati i blocchi della cappella rupestre di Ellesiya, qui disposti in fila in attesa di essere trasferiti a Torino, in seguito al dono della Repubblica Araba Unita all’Italia. In primo piano, fotografia due ispettori del Servizio delle Antichità egiziane.
Magazzino di Wadi es-Sebua, uno dei 66 blocchi della cappella rupestre di Ellesiya immagazzinati in attesa di essere trasportati a Torino, dopo il dono della Repubblica Araba Unita alla Repubblica Italiana. È fotografato uno dei blocchi facenti parte del fianco destro del recesso, nella facciata esterna della cappella rupestre.
Magazzino di Wadi es-Sebua, uno dei 66 blocchi della cappella rupestre di Ellesiya immagazzinati in attesa di essere trasportati a Torino, dopo il dono della Repubblica Araba Unita alla Repubblica Italiana. Scena sul lato sinistro della cella, con la presenza di Tutmosi III che incensa Amon-Ra, assiso in trono.
Magazzino di Wadi es-Sebua, uno dei 66 blocchi della cappella rupestre di Ellesiya immagazzinati in attesa di essere trasportati a Torino, dopo il dono della Repubblica Araba Unita alla Repubblica Italiana. Scena sul lato sinistro della sala trasversale, con la presenza di Tutmosi III e del dio Khnum.
Magazzino di Wadi es-Sebua, uno dei 66 blocchi della cappella rupestre di Ellesiya immagazzinati in attesa di essere trasportati a Torino, dopo il dono della Repubblica Araba Unita alla Repubblica Italiana. Scena della parete destra di fondo della sala trasversale, con la presenza di Horus di Maiam davanti ad una pila di offerte. Si riconosce in basso l’incisione di una croce cristiana.
Magazzino di Wadi es-Sebua, uno dei 66 blocchi della cappella rupestre di Ellesiya immagazzinati in attesa di essere trasportati a Torino, dopo il dono della Repubblica Araba Unita alla Repubblica Italiana. Scena della parete destra di fondo della sala trasversale, con la presenza di Tutmosi III che segue una pila di offerte, davanti alla quale vi è il soggetto di C2_9_130.
Magazzino di Wadi es-Sebua, uno dei 66 blocchi della cappella rupestre di Ellesiya immagazzinati in attesa di essere trasportati a Torino, dopo il dono della Repubblica Araba Unita alla Repubblica Italiana. Scena della parete destra della sala trasversale, con le rappresentazioni di Horus di Buhen, Tutmosi III, Hathor e di nuovo Tutmosi III.
Magazzino di Wadi es-Sebua, uno dei 66 blocchi della cappella rupestre di Ellesiya immagazzinati in attesa di essere trasportati a Torino, dopo il dono della Repubblica Araba Unita alla Repubblica Italiana. Blocco da posizionarsi nel fondo della cella, ai piedi delle tre statue.
Magazzino di Wadi es-Sebua, uno dei 66 blocchi della cappella rupestre di Ellesiya immagazzinati in attesa di essere trasportati a Torino, dopo il dono della Repubblica Araba Unita alla Repubblica Italiana. Scena rappresentante il vicerè Setau orante verso Amon-Ra e Horus, parete destra della cella.
Magazzino di Wadi es-Sebua, uno dei 66 blocchi (la parete di fondo con i resti delle tre statue scolpite nella roccia, Amon di Maiam , Tutmosi III e Satet) della cappella rupestre di Ellesiya immagazzinati in attesa di essere trasportati a Torino, dopo il dono della Repubblica Araba Unita alla Repubblica Italiana.
Magazzino di Wadi es-Sebua, uno dei 66 blocchi della cappella rupestre di Ellesiya immagazzinati in attesa di essere trasportati a Torino, dopo il dono della Repubblica Araba Unita alla Repubblica Italiana.
Magazzino di Wadi es-Sebua, uno dei 66 blocchi della cappella rupestre di Ellesiya immagazzinati in attesa di essere trasportati a Torino, dopo il dono della Repubblica Araba Unita alla Repubblica Italiana. Scena situata sulla parete sinistra della sala trasversale e rappresenta il Tutmosi III davanti ad Amon-Ra. È ben visibile una croce cristiana.
Magazzino di Wadi es-Sebua, uno dei 66 blocchi della cappella rupestre di Ellesiya immagazzinati in attesa di essere trasportati a Torino, dopo il dono della Repubblica Araba Unita alla Repubblica Italiana. Parete di fondo ad angolo con la parete destra della cella. Si intravede la personificazione del Nilo meridionale.
Magazzino di Wadi es-Sebua, uno dei 66 blocchi della cappella rupestre di Ellesiya immagazzinati in attesa di essere trasportati a Torino, dopo il dono della Repubblica Araba Unita alla Repubblica Italiana Parete laterale sinistra della sala trasversale, con Tutmosi III e il dio Min.
Magazzino di Wadi es-Sebua, uno dei 66 blocchi della cappella rupestre di Ellesiya immagazzinati in attesa di essere trasportati a Torino, dopo il dono della Repubblica Araba Unita alla Repubblica Italiana. Scena presente a destra dell’entrata della sala trasversale, dove è presente il faraone sulla destra che offre incenso al dio Horus di Nekhen. In basso, l’incisione di una stella a cinque punte ebraica, al cui interno è stata incisa una croce cristiana.
Magazzino di Wadi es-Sebua, uno dei 66 blocchi della cappella rupestre di Ellesiya immagazzinati in attesa di essere trasportati a Torino, dopo il dono della Repubblica Araba Unita alla Repubblica Italiana. Scena presente a sinistra dell’entrata della sala trasversale, dove è presente il faraone Tutmosi III, che indossa la corona Atef, in mezzo alla dea Anuket (a sinistra) e alla dea Satet (a destra), dee della cateratta di Assuan.
Magazzino di Wadi es-Sebua, uno dei 66 blocchi della cappella rupestre di Ellesiya immagazzinati in attesa di essere trasportati a Torino, dopo il dono della Repubblica Araba Unita alla Repubblica Italiana. Scena presente a destra dell’ingresso della sala trasversale, e sono riconoscibili, da sinistra verso destra, Sesostri III, con corona bianca, venerato da Tutmosi III, e il dio Dedun che abbraccia Tutmosi III, che indossa la corona bianca. È visibile una croce cristiana.
Magazzino di Wadi es-Sebua, uno dei 66 blocchi della cappella rupestre di Ellesiya immagazzinati (con ben visibile una croce cristiana uncinata incisa, sul lato destro dell’accesso alla cappella rupestre, parete prospicente l’ingresso) in attesa di essere trasportati a Torino, dopo il dono della Repubblica Araba Unita alla Repubblica Italiana.
Magazzino di Wadi es-Sebua, uno dei 66 blocchi della cappella rupestre di Ellesiya immagazzinati in attesa di essere trasportati a Torino, dopo il dono della Repubblica Araba Unita alla Repubblica Italiana. Scena presente a sinistra dell’ingresso della sala trasversale, con la rappresentazione del dio Horus di Maiam che prende per mano il faraone Tutmosi III.
Magazzino di Wadi es-Sebua, uno dei 66 blocchi della cappella rupestre di Ellesiya immagazzinati in attesa di essere trasportati a Torino, dopo il dono della Repubblica Araba Unita alla Repubblica Italiana.
Magazzino di Wadi es-Sebua, uno dei 66 blocchi della cappella rupestre di Ellesiya immagazzinati in attesa di essere trasportati a Torino, dopo il dono della Repubblica Araba Unita alla Repubblica Italiana.
Magazzino di Wadi es-Sebua, uno dei 66 blocchi della cappella rupestre di Ellesiya immagazzinati in attesa di essere trasportati a Torino, dopo il dono della Repubblica Araba Unita alla Repubblica Italiana.
Magazzino di Wadi es-Sebua, uno dei 66 blocchi della cappella rupestre di Ellesiya immagazzinati in attesa di essere trasportati a Torino, dopo il dono della Repubblica Araba Unita alla Repubblica Italiana.
Magazzino di Wadi es-Sebua, uno dei 66 blocchi della cappella rupestre di Ellesiya immagazzinati in attesa di essere trasportati a Torino, dopo il dono della Repubblica Araba Unita alla Repubblica Italiana. Scena presente sulla parete sinistra di fondo della sala trasversale, con la rappresentazione del dio Amon-Ra assiso in trono davanti ad una pila di offerte.
Due dei 66 blocchi della cappella rupestre di Ellesiya. Scena presente sulla parete sinistra di fondo della sala trasversale (che si apre a destra sulla cella), con la rappresentazione del dio Amon-Ra assiso in trono davanti ad una pila di offerte. Sotto, si riconosce una croce cristiana.
Magazzino di Wadi es-Sebua, uno dei 66 blocchi della cappella rupestre di Ellesiya immagazzinati in attesa di essere trasportati a Torino, dopo il dono della Repubblica Araba Unita alla Repubblica Italiana.
Magazzino di Wadi es-Sebua, uno dei 66 blocchi della cappella rupestre di Ellesiya immagazzinati in attesa di essere trasportati a Torino, dopo il dono della Repubblica Araba Unita alla Repubblica Italiana.
Magazzino di Wadi es-Sebua, uno dei 66 blocchi della cappella rupestre di Ellesiya immagazzinati in attesa di essere trasportati a Torino, dopo il dono della Repubblica Araba Unita alla Repubblica Italiana. Registro superiore, con iscrizioni, della parete destra della sala trasversale.
Magazzino di Wadi es-Sebua, uno dei 66 blocchi della cappella rupestre di Ellesiya immagazzinati in attesa di essere trasportati a Torino, dopo il dono della Repubblica Araba Unita alla Repubblica Italiana. Parete destra della cella, con la rappresentazione del faraone Tutmosi III che offre un pane conico al dio Thot, non presente in questo blocco.
Magazzino aperto di Wadi es-Sebua, uno dei 66 blocchi della cappella rupestre di Ellesiya immagazzinati in attesa di essere trasportati a Torino, dopo il dono della Repubblica Araba Unita alla Repubblica Italiana. Parete sinistra della cella, con la rappresentazione del faraone Tutmosi III che offre latte a Satet, non presente in questo blocco.
Magazzino di Wadi es-Sebua, uno dei 66 blocchi della cappella rupestre di Ellesiya immagazzinati in attesa di essere trasportati a Torino, dopo il dono della Repubblica Araba Unita alla Repubblica Italiana. Parete a sinistra dell’entrata, con la rappresentazione di Tutmosi III e del dio Horus di Baki. In mezzo è presente una croce cristiana incisa.
Magazzino di Wadi es-Sebua, uno dei 66 blocchi della cappella rupestre di Ellesiya immagazzinati in attesa di essere trasportati a Torino, dopo il dono della Repubblica Araba Unita alla Repubblica Italiana. Parete sinistra della cella, ad angolo con il fondo della cella, vi è la rappresentazione della dea Satet.
Magazzino di Wadi es-Sebua, uno dei 66 blocchi della cappella rupestre di Ellesiya immagazzinati in attesa di essere trasportati a Torino, dopo il dono della Repubblica Araba Unita alla Repubblica Italiana. Registro inferiore della parete sinistra della cella, dove sono presenti alcune iscrizioni.
Dettaglio di un’iscrizione presente nel registro inferiore della parete sinistra della cella del tempietto rupestre di Ellesiya.
Magazzino di Wadi es-Sebua, uno dei 66 blocchi della cappella rupestre di Ellesiya immagazzinati in attesa di essere trasportati a Torino, dopo il dono della Repubblica Araba Unita alla Repubblica Italiana. Blocco (inferiore) ad angolo tra la parete sinistra e il fondo della cella.
Magazzino di Wadi es-Sebua, uno dei 66 blocchi della cappella rupestre di Ellesiya immagazzinati in attesa di essere trasportati a Torino, dopo il dono della Repubblica Araba Unita alla Repubblica Italiana. Parete sinistra della sala trasversale, sono riconoscibili il faraone Tutmosi III (a sinistra) e il dio Montu (a destra).
Magazzino di Wadi es-Sebua, uno dei 66 blocchi della cappella rupestre di Ellesiya immagazzinati in attesa di essere trasportati a Torino, dopo il dono della Repubblica Araba Unita alla Repubblica Italiana. Blocco inferiore della parete destra della sala trasversale ad angolo con il lato destro del fondo della sala trasversale.
Magazzino di Wadi es-Sebua, uno dei 66 blocchi della cappella rupestre di Ellesiya immagazzinati in attesa di essere trasportati a Torino, dopo il dono della Repubblica Araba Unita alla Repubblica Italiana. Parete sinistra di fondo della sala trasversale, ad angolo con la parete sinistra della stessa sala, con la rappresentazione della dea Iside-Serket mentre abbraccia il faraone Tutmosi III. A destra si trova invece ancora il sovrano, in una scena connessa con il dio Amon-Ra, non presente in questo blocco.
Magazzino di Wadi es-Sebua, uno dei 66 blocchi della cappella rupestre di Ellesiya immagazzinati in attesa di essere trasportati a Torino, dopo il dono della Repubblica Araba Unita alla Repubblica Italiana. Parete destra della sala trasversale, con le rappresentazioni, da sinistra, della testa di Tutmosi III, Horus di Maiam a cui il sovrano Tutmosi III offre vino, e infine il sovrano siede in mezzo a due divinità che lo stanno incoronando, le dee Wadjet (a sinistra) e Nekhbet (a destra), le “Due Signore”, dee rispettivamente del Basso e Alto Egitto.
Magazzino di Wadi es-Sebua, uno dei 66 blocchi della cappella rupestre di Ellesiya immagazzinati in attesa di essere trasportati a Torino, dopo il dono della Repubblica Araba Unita alla Repubblica Italiana. Blocco inferiore della parete sinistra della sala trasversale.
Magazzino di Wadi es-Sebua, uno dei 66 blocchi della cappella rupestre di Ellesiya immagazzinati in attesa di essere trasportati a Torino, dopo il dono della Repubblica Araba Unita alla Repubblica Italiana. Registro superiore, con iscrizioni geroglifiche, della parete destra della sala trasversale.
Magazzino di Wadi es-Sebua, uno dei 66 blocchi della cappella rupestre di Ellesiya immagazzinati in attesa di essere trasportati a Torino, dopo il dono della Repubblica Araba Unita alla Repubblica Italiana. Blocco inferiore, con iscrizione geroglifica, del lato sinistro del fondo della sala trasversale.
Magazzino di Wadi es-Sebua, uno dei 66 blocchi della cappella rupestre di Ellesiya immagazzinati in attesa di essere trasportati a Torino, dopo il dono della Repubblica Araba Unita alla Repubblica Italiana. Blocco inferiore della parete sinistra della sala trasversale, ad angolo con il lato sinistra del fondo della sala trasversale stessa.
Magazzino di Wadi es-Sebua, uno dei 66 blocchi della cappella rupestre di Ellesiya immagazzinati in attesa di essere trasportati a Torino, dopo il dono della Repubblica Araba Unita alla Repubblica Italiana. Blocco inferiore della parete destra della cella.
Magazzino di Wadi es-Sebua, uno dei 66 blocchi della cappella rupestre di Ellesiya immagazzinati in attesa di essere trasportati a Torino, dopo il dono della Repubblica Araba Unita alla Repubblica Italiana. Parete destra della cella, si riconosce il faraone Tutmosi III a destra mentre compie offerte di latte a Horus di Maiam, poco visibile per le cattive condizioni del blocco.
Magazzino di Wadi es-Sebua, uno dei 66 blocchi della cappella rupestre di Ellesiya immagazzinati in attesa di essere trasportati a Torino, dopo il dono della Repubblica Araba Unita alla Repubblica Italiana.
Magazzino di Wadi es-Sebua, uno dei 66 blocchi della cappella rupestre di Ellesiya immagazzinati in attesa di essere trasportati a Torino, dopo il dono della Repubblica Araba Unita alla Repubblica Italiana. Parete destra della cella, con la rappresentazione di Horus a sinistra e Tutmosi III a destra.
Magazzino di Wadi es-Sebua, uno dei 66 blocchi della cappella rupestre di Ellesiya immagazzinati in attesa di essere trasportati a Torino, dopo il dono della Repubblica Araba Unita alla Repubblica Italiana. Blocco inferiore della parete destra della sala trasversale.
Magazzino di Wadi es-Sebua, uno dei 66 blocchi della cappella rupestre di Ellesiya immagazzinati in attesa di essere trasportati a Torino, dopo il dono della Repubblica Araba Unita alla Repubblica Italiana. Architrave esterno dell’ingresso all’anticamera del tempietto.
Magazzino di Wadi es-Sebua, uno dei 66 blocchi della cappella rupestre di Ellesiya immagazzinati in attesa di essere trasportati a Torino, dopo il dono della Repubblica Araba Unita alla Repubblica Italiana.
Magazzino di Wadi es-Sebua, uno dei 66 blocchi della cappella rupestre di Ellesiya immagazzinati in attesa di essere trasportati a Torino, dopo il dono della Repubblica Araba Unita alla Repubblica Italiana. Stele del Restauro, in facciata, a destra dell’ingresso, commissionata da Ramesse II, rappresentato a destra, mentre alla sinistra si trovano Amon-Ra davanti a Horus di Maiam.
Magazzino di Wadi es-Sebua, uno dei 66 blocchi della cappella rupestre di Ellesiya immagazzinati in attesa di essere trasportati a Torino, dopo il dono della Repubblica Araba Unita alla Repubblica Italiana. Blocco inferiore della cosiddetta Stele del Restauro.
Magazzino di Wadi es-Sebua, uno dei 66 blocchi della cappella rupestre di Ellesiya immagazzinati in attesa di essere trasportati a Torino, dopo il dono della Repubblica Araba Unita alla Repubblica Italiana.
Magazzino di Wadi es-Sebua, uno dei 66 blocchi della cappella rupestre di Ellesiya immagazzinati in attesa di essere trasportati a Torino, dopo il dono della Repubblica Araba Unita alla Repubblica Italiana.
Magazzino di Wadi es-Sebua, uno dei 66 blocchi della cappella rupestre di Ellesiya immagazzinati in attesa di essere trasportati a Torino, dopo il dono della Repubblica Araba Unita alla Repubblica Italiana. Uno dei blocchi facenti parte del fianco destro del recesso, nella facciata esterna della cappella rupestre.
Magazzino di Wadi es-Sebua, uno dei 66 blocchi della cappella rupestre di Ellesiya immagazzinati in attesa di essere trasportati a Torino, dopo il dono della Repubblica Araba Unita alla Repubblica Italiana. Uno dei blocchi facenti parte del fianco destro del recesso, nella facciata esterna della cappella rupestre.
Magazzino di Wadi es-Sebua, uno dei 66 blocchi della cappella rupestre di Ellesiya immagazzinati in attesa di essere trasportati a Torino, dopo il dono della Repubblica Araba Unita alla Repubblica Italiana. Uno dei blocchi facenti parte del fianco destro del recesso, nella facciata esterna della cappella rupestre.
Magazzino di Wadi es-Sebua, uno dei 66 blocchi della cappella rupestre di Ellesiya immagazzinati in attesa di essere trasportati a Torino, dopo il dono della Repubblica Araba Unita alla Repubblica Italiana. Uno dei blocchi facenti parte del fianco destro del recesso, nella facciata esterna della cappella rupestre.
Magazzino di Wadi es-Sebua, uno dei 66 blocchi della cappella rupestre di Ellesiya immagazzinati in attesa di essere trasportati a Torino, dopo il dono della Repubblica Araba Unita alla Repubblica Italiana. Uno dei blocchi facenti parte del fianco destro del recesso, nella facciata esterna della cappella rupestre.
Magazzino di Wadi es-Sebua, uno dei 66 blocchi della cappella rupestre di Ellesiya immagazzinati in attesa di essere trasportati a Torino, dopo il dono della Repubblica Araba Unita alla Repubblica Italiana. Parete a sinistra dell’ingresso della sala trasversale, con la rappresentazione delle due divinità della cateratta di Assuan, Anuket e Satet, con al centro il faraone.
Magazzino di Wadi es-Sebua, uno dei 66 blocchi della cappella rupestre di Ellesiya immagazzinati in attesa di essere trasportati a Torino, dopo il dono della Repubblica Araba Unita alla Repubblica Italiana. Blocco inferiore di una delle stele scolpite sul fianco sinistro della facciata esterna del tempietto.
Magazzino di Wadi es-Sebua, uno dei 66 blocchi della cappella rupestre di Ellesiya immagazzinati in attesa di essere trasportati a Torino, dopo il dono della Repubblica Araba Unita alla Repubblica Italiana. Blocco inferiore di una delle stele scolpite sul fianco sinistro della facciata esterna del tempietto.