Veduta del monumentale ingresso del tempio maggiore di Abu Simbel, costruito dal faraone Ramesse II. Si nota ancora, sulla destra, la presenza di un cumulo di sabbia, che parzialmente copre il quarto colosso scolpito nella roccia. In posa, alcuni abitanti della zona. Negli anni ‘60 il tempio divenne il simbolo del salvataggio dei templi nubiani, minacciati dall’innalzamento delle acque del Lago Nasser in seguito alla costruzione della diga di Assuan. I due templi di Abu Simbel vennero infatti tagliati in blocchi e riassemblati su un’altura poco distante. La firma dell’autore è in basso a sinistra.
La fotografia mostra l’esterno del tempio maggiore di Abu Simbel, nella quale una delle quattro statue colossali, insieme alla testa crollata del secondo colosso, risulta ancora parzialmente coperta dalle sabbie. La firma dell’autore è posta ben visibile in basso.
Lo scatto mostra la veduta frontale della facciata del tempio maggiore di Abu Simbel costruito da Ramesse II, liberato dalle sabbie.
Immagine moderna e a colori del tempio maggiore di Abu Simbel, poco prima che iniziassero i lavori per il suo spostamento in un’altura limitrofa.
Veduta della facciata del tempio minore di Abu Simbel, con le statue colossali ritraenti il faraone Ramesse II e la regina Nefertari divinizzati. Negli anni ‘60 il tempio, insieme a quello maggiore furono spostati e posti su un’altura, poiché minacciati dall’innalzamento delle acque del Lago Nasser in seguito alla costruzione della diga di Assuan. In basso, la firma dell’autore.
La fotografia mostra uno scorcio, dal basso, del tempio minore di Abu Simbel. Si intravedono le statue colossali della facciata, ritraenti Ramesse II e la moglie Nefertari. Le pareti rocciose accanto al tempio sono incise con graffiti. La firma dell’autore è posta in basso.
Fotografia ottocentesca a colori del Tempio di Ramses II a Abu Simbel.