Interno di una delle grotte, dove si accampò la Missione Archeologica Italiana durante gli scavi nelle necropoli di Qau el-Kebir e di Hammamiya. In primo piano alcuni componenti della missione, tra i quali il giovane aiuto cuoco Buhus, vestito di bianco, il dragomanno Bolos Ghattas (in grigio), e il tuttofare della missione, Benvenuto Savina, l’unico con vestiti europei e con un fucile in mano. I restanti personaggi sono presumibilmente il cuoco, Atallah, e i rais della missione. Nell’accampamento si notano, oltre alle tende coniche, le casse per il trasporto delle antichità trovate e del materiale della missione. Album fotografico, Scavi Schiaparelli.
Interno di una delle grotte, dove si accampò la Missione Archeologica Italiana durante gli scavi nelle necropoli di Qau el-Kebir e di Hammamiya. L’unico personaggio riconoscibile è la figura al centro con vestiti occidentali, senza dubbio Benvenuto Savina. Nell’accampamento si notano, oltre alle tende coniche, le casse per il trasporto delle antichità trovate e del materiale della missione. Album fotografico, Scavi Schiaparelli.
Interno di una delle grotte, dove si accampò la Missione Archeologica Italiana durante gli scavi nelle necropoli di Qau el-Kebir e di Hammamiya. Le tre figure visibili sono poco riconoscibili, forse il ragazzo vestito di bianco, per affinità con altre fotografie potrebbe essere l’aiuto cuoco Buhus, facendo quindi ipotizzare che una delle altre due figure rimanenti sia il cuoco, Atallah. Nell’accampamento si notano, oltre alle tende coniche, le casse per il trasporto delle antichità trovate e del materiale della missione. Album fotografico, Scavi Schiaparelli.