La digitalizzazione
L’Archivio Fotografico del Museo Egizio contiene circa 2000 immagini relative a diversi siti archeologici egiziani a cui si aggiungono importanti altre fotografie appartenenti ad altri enti e associazioni.
La difficoltà di consultazione della documentazione fotografica e la rinnovata esigenza di ricavarne informazioni e spunti per la ricerca ha indotto il Museo Egizio a intraprendere una riflessione sullo studio, sulla conservazione e sulla valorizzazione dell'intero corpus. Da questa riflessione sono emerse alcune necessità, tra cui la digitalizzazione dell’intero archivio, operazione attuata per una piccola quantità già a partire dal 2010, e il riconoscimento dei soggetti rappresentati.
Un progetto più strutturato è stato avviato nel settembre 2018, si è da subito concentrato sulla scansione del materiale, partendo dal Fondo Fotografico cartaceo per poi proseguire con il Fondo Lastre e infine con le Diapositive.
A seguito del completamento della digitalizzazione del Fondo Lastre, nel 2019, è stata presa in esame, come caso studio, la parte relativa all’attività archeologica condotta dal Museo in Egitto a partire dal 1903, costituita da oltre 1500 lastre. Per questo insieme omogeneo, che comprende 11 diverse località, si è inteso procedere ad un corretto riconoscimento dei luoghi rappresentati e, dove possibile, ad un’indicazione della data di esecuzione e dell’autore. Si è poi cercato di mettere in relazione le singole immagini tra loro, anche in base ai pochi dati d’archivio in nostro possesso e mediante l’uso di punti di riferimento significativi.
Questo studio ha consentito il lancio di una prima versione del sito nel dicembre del 2021.
Successivamente, è stato preso in esame il fondo di fotografie ottocentesche, consistente in circa 500 fotografie stampate su carta albuminata e scattate da fotografi professionisti e amatoriali in Egitto nella seconda metà del XIX secolo. Anche per queste si è inteso lo studio, riconoscimento e ordinazione in base al contenuto. L’eterogeneità delle immagini ha spinto alla creazione di ulteriori aree geografiche di riferimento.
Nel 2023 la digitalizzazione si è estesa aggiungendo sul sito web un importante corpus di immagini appartenenti all'Archivio di Stato di Torino, al Museo di Antropologia ed Etnografia dell’Università di Torino e al Centro di Egittologia Francesco Ballerini di Como.
Le fotografie sono inserito seguendo il contesto geografico in cui sono state scattate nell'Ottocento e durante le ricerche archeologiche novecentesche. Il riconoscimento nelle fotografie dei luoghi, monumenti, del personale scientifico, spesso diverso a ogni stagione di scavo, o dello stato di avanzamento, hanno consentito in numerosi casi la collocazione nel tempo dello scatto fotografico. Le scansioni digitali sono collocate in cartelle e sottocartelle geografiche virtuali, in base al soggetto dettagliato rappresentato. Il materiale fotografico è quindi stato suddiviso secondo le seguenti località:
• Alessandria d’Egitto
• Eliopoli
• Il Cairo
• Giza
• Saqqara
• Ashmunein
• Assiut e Deir el-Gebrawi
• Qau el-Kebir e Hammamiya
• Abido
• Dendera
• Area Tebana
• Gebelein
• Edfu
• Kom Ombo
• Assuan
• Nubia
• Miscellanea