Tomba del “Capo delle truppe” e “Tesoriere del Re” Iti e della consorte Neferu. Una delle rare immagini dell’esterno della tomba realizzata ai primi di gennaio del 1911 da Virginio Rosa, collaboratore di Ernesto Schiaparelli, che in quell’anno seguiva gli scavi a Gebelein. La fotografia è stata scattata immediatamente prima dell’inizio dei lavori. Già si vedevano le basi dei quattordici pilastri, che delimitavano in porticato esterno. Scavi Schiaparelli.
Tomba di Iti e Neferu prima dell’inizio dei lavori. Veduta della parte centrale della struttura di tipo semirupestre, è visibile la volta della cappella centrale e alcune delle preziose pitture che decoravano le pareti dell’antistante porticato. Sul pilastro, al centro, uno dei tanti coni funerari trovati nella tomba. Questo sepolcro, di indubbia bellezza, è databile al primo Periodo Intermedio (2118 – 1980 a.C.). Scavi Schiaparelli.
Tomba di Iti e Neferu. Tre coni funerari ancora conficcati nella muratura che li ospitava. Scavi Schiaparelli.
Tomba di Iti e Neferu. Procedendo con le operazioni di sterro della tomba, emersero preziose pitture a tempera che, oltre all’aspetto funerario, documentano gustose scene legate alla vita quotidiana in un contesto agricolo. La fotografia mostra la parete di fondo, lato destro, della cappella per il culto dei defunti, con la rappresentazione dei coniugi in tenero atteggiamento in candidi abiti da cerimonia. Scavi Schiaparelli.
Tomba di Iti e Neferu. L’immagine riprende l’angolo tra la parete di fondo, con la rappresentazione dei coniugi (a sin.), e quella laterale destra con scene di offerta di bestiame e di macellazione rituale. Scavi Schiaparelli.
Tomba di Iti e Neferu. L’immagine riprende l’angolo tra la parete laterale con le scene di offerta (a sin.) e quella destra del muro di accesso alla stanza, con una delicata scena di una vacca che lecca il vitellino appena nato. Scavi Schiaparelli.
Tomba di Iti e Neferu. Veduta d’insieme della parete destra della cappella per il culto dei defunti. La parete è dominata da una cruenta scena di macellazione di un grosso bue trattenuto da corde, il suo sangue viene raccolto in ciotole. La scena si svolge sotto la direzione di un uomo dall’insolita carnagione chiara. Nei registri superiori sono presenti due sfilate di portatori di offerte animali. Scavi Schiaparelli.
Tomba di Iti e Neferu. Particolare di una scena di macellazione rituale, non visibile, sotto la direzione di un uomo dall’insolita carnagione chiara, forse Iti stesso, rappresentato con le pieghe sull’addome, simbolo di benessere. Scavi Schiaparelli.
Tomba di Iti e Neferu. L’immagine propone la parete destra del muro di accesso della cappella per il culto. Oltre alla scena della vacca con il vitellino, in alto è visibile una scena di mungitura dove il vitellino si disputa la mammella della madre con il mandriano. Scavi Schiaparelli.
Tomba di Iti e Neferu. Particolare della parete destra del muro di accesso della cappella per il culto. La pittura rappresenta una vacca che lecca il vitellino appena nato. Scavi Schiaparelli.
Tomba di Iti e Neferu. L’immagine mostra la parete di fondo, lato sinistro, della cappella per il culto dei defunti, con la rappresentazione dei coniugi in candidi abiti da cerimonia, in tenero atteggiamento. Iti impugna i simboli tradizionali dell’autorità: il lungo bastone e lo scettro kherep. Scavi Schiaparelli.
Tomba di Iti e Neferu. L’immagine mostra un particolare della parete di fondo, lato sinistro, della cappella per il culto dei defunti. I coniugi sono rappresentati in candidi abiti da cerimonia e Iti impugna i tradizionali simboli di autorità: il lungo bastone e lo scettro kherep. Scavi Schiaparelli.
Tomba di Iti e Neferu. L’immagine documenta l’angolo tra la parete laterale sinistra dove, in alto, sono rappresentate donne con le mani levate in quello che sembra essere un commiato funebre, e quella del muro di accesso alla stanza (lato sin.). Quest’ultima parete comprende, in alto, la rappresentazione del sarcofago del defunto e in basso una scena di macellazione rituale. Scavi Schiaparelli.
Tomba di Iti e Neferu. Veduta della parete laterale sinistra della cappella per il culto dei defunti. In alto sono rappresentate donne con le mani levate in quello che sembra essere un commiato funebre. In basso un mandriano conduce verso l’interno della cappella due vacche, a testimoniare la disponibilità alimentare del defunto. Scavi Schiaparelli.
Tomba di Iti e Neferu. Veduta della parete laterale sinistra della cappella per il culto dei defunti. In alto sono rappresentate donne con le mani levate in quello che sembra essere un commiato funebre. In basso un mandriano, non visibile, conduce verso l’interno della cappella due vacche, a testimoniare la disponibilità alimentare del defunto. Scavi Schiaparelli.
Tomba di Iti e Neferu. Veduta della parete sinistra del muro di accesso alla cappella per il culto. In alto è rappresentato il grosso sarcofago quadrangolare del titolare, in legno chiaro, collocato sotto un elegante baldacchino. Inferiormente compare una scena di macellazione rituale. Scavi Schiaparelli.
Tomba di Iti e Neferu. Veduta della parete sinistra del muro di accesso alla cappella per il culto. Nel registro inferiore compare una scena di macellazione rituale. Scavi Schiaparelli.
Tomba di Iti e Neferu. Particolare della parete sinistra del muro di accesso alla cappella per il culto, con la raffigurazione del sarcofago del titolare. Nella fascia bianca è visibile un’iscrizione geroglifica con una formula di offerta per il defunto. Un paio di occhi dipinti consentono al defunto di vedere all’esterno del sarcofago. Scavi Schiaparelli.
Tomba di Iti e Neferu. La facciata della tomba, protetta dal lungo porticato, era interrotta da 11 aperture che immettevano in altrettante stanze, i tratti di muro compresi tra un’apertura e l’altra erano decorati. La fotografia documenta la prima frammentaria pittura (iniziando da sud), con la raffigurazione di alcuni esemplari di gru. Scavi Schiaparelli.
Tomba di Iti e Neferu. La pittura, ricca di particolari dettagli, presenta una grande barca in procinto di salpare. Questa raffigurazione potrebbe collegarsi all’attività di Iti, “capo delle truppe”, che richiedeva anche lunghi viaggi. Scavi Schiaparelli.
Tomba di Iti e Neferu. La pittura, ricca di particolari dettagli, presenta una grande barca in procinto di salpare. Questa raffigurazione potrebbe collegarsi all’attività di Iti, “capo delle truppe”, che richiedeva anche lunghi viaggi. Scavi Schiaparelli.
Tomba di Iti e Neferu. Particolare della poppa della grande barca di Iti in procinto di salpare. In primo piano si vedono gli scudi fissati alla cabina, mentre un uomo dell’equipaggio si affretta a salire a bordo. Scavi Schiaparelli.
Tomba di Iti e Neferu. Questa pittura, in parte rovinata, raffigura due tori che si scontrano, mentre due mandriani cercano di separarli. Nel registro superiore una scena incompleta con vari animali, fra cui delle giraffe, specie che abitava le regioni meridionali della Nubia. Scavi Schiaparelli.
Tomba di Iti e Neferu. Questa pittura, in parte rovinata, raffigura due tori che si scontrano, mentre due mandriani cercano di separarli. Nel registro superiore una scena incompleta con vari animali, fra cui delle giraffe, specie che abitava le regioni meridionali della Nubia. Scavi Schiaparelli.
Tomba di Iti e Neferu. La scena raffigura il defunto Iti seduto su uno sgabello foderato di pelle bovina all’ombra di un padiglione, mentre assiste al pasto di due antilopi addomesticate. In alto si vedono quattro figure maschili, di cui una seduta, mentre le altre, in piedi, sono ritratte frontalmente. Scavi Schiaparelli.
Tomba di Iti e Neferu. La scena raffigura il defunto Iti seduto su uno sgabello foderato di pelle bovina all’ombra di un padiglione, mentre assiste al pasto di due antilopi addomesticate. In alto si vedono quattro figure maschili, di cui una seduta, mentre le altre, in piedi, sono ritratte frontalmente. Scavi Schiaparelli.
Tomba di Iti e Neferu. Questo particolare, di una pittura più estesa, riprende il defunto Iti seduto su uno sgabello in atteggiamento di riposo. Intorno a lui sono rappresentati animali e varie figure intente al loro lavoro. Scavi Schiaparelli.
Tomba di Iti e Neferu. La pittura raffigura due donne intente ad amalgamare gli ingredienti per la preparazione della birra, che sarà poi conservata in vasi di terracotta sigillati. Scavi Schiaparelli.
Tomba di Iti e Neferu. La fotografia, che riprende la sola parte sinistra della pittura, presenta uno dei due personaggi maschili seguito da una coppia di levrieri, probabilmente al cospetto di Iti.
Tomba di Iti e Neferu. La pittura raffigura tre personaggi maschili con corto gonnellino, accompagnati singolarmente da donne avvolte in un lungo abito bianco. Nella figura centrale, di proporzioni leggermente maggiori, potrebbe riconoscersi Iti. Questa pittura, per ignoti motivi, non giunse a Torino, forse si danneggiò durante il distacco. Di essa, oltre a questa unica immagine, restano le note di Virginio Rosa che la colloca nel tratto di parete compreso tra la ottava e la nona stanza. Scavi Schiaparelli.
Tomba di Iti e Neferu. Questa pittura, non presente in museo, ci è nota soltanto attraverso questa immagine e una breve descrizione fatta da Virginio Rosa al momento della scoperta. Si vedono le zampe di “una figura guasta di mucca (bianca e rosa) e di un vitellino (rosso) che ne succhia il latte). Scavi Schiaparelli.
Tomba di Iti e Neferu. Pilastro n.2. Al centro della scena la figura di maggiori proporzioni rappresenta il defunto Iti, che impugna l’arco. Di fronte a lui un soldato presenta un ragazzo nudo, forse un prigioniero di guerra. Dietro il defunto un uomo sostiene un palo rivestito di pelle bovina che probabilmente reggeva uno stendardo. Scavi Schiaparelli.
Tomba di Iti e Neferu. Pilastro n.3. Sono rappresentati quattro soldati dal caratteristico abbigliamento con bande incrociate sul petto, portano grandi scudi in legno e pelle. Scavi Schiaparelli.
Tomba di Iti e Neferu. Pilastro n.5. La pittura, presente in una piccola parte della sua estensione originaria, lascia intravedere forse una scena di lavoro nei campi. Degli uomini, dalla carnagione rossa, camminano verso destra, dietro la seconda figura a sinistra, compare un attrezzo di legno, forse una zappa o un aratro. Scavi Schiaparelli.
Tomba di Iti e Neferu. Pilastro n.6. La pittura, molto frammentaria, permette di riconoscere una scena di accoppiamento fra ippopotami di cui solo la femmina è ben visibile. La seconda figura era ancora visibile al momento della scoperta da parte di Virginio Rosa, che la descrisse nel suo Giornale di scavo. Scavi Schiaparelli.
Tomba di Iti e Neferu. Pilastro n.7. In questa pittura il defunto è rappresentato in piedi appoggiato al suo lungo bastone, insieme ad uno dei suoi cani. Indossa eleganti sandali con suola in legno e lacci infradito in fibra vegetale o cuoio. Scavi Schiaparelli.
Tomba di Iti e Neferu. Pilastro n.8. La pittura presenta una inconsueta scena in cui è raffigurata una figura stante piegata in avanti, che tiene per i capelli un individuo dalla pelle scura, probabilmente un prigioniero originario delle regioni a sud dell’Egitto. Scavi Schiaparelli.
Tomba di Iti e Neferu. Pilastro n.9. Il defunto, raffigurato in piedi, impugna un bastone con la parte terminale foderata con pelle di bovino pezzata. Di fronte a lui è rappresentato un elegante levriero con il collare rosso, uno dei cinque esemplari raffigurati nella tomba. Scavi Schiaparelli.
Tomba di Iti e Neferu. Pilastro n. 10. La pittura rappresenta Iti appoggiato ad un lungo bastone con indosso un’ampia gonna bianca in lino. Ai suoi piedi uno dei suoi segugi fiuta il terreno. Scavi Schiaparelli.
Tomba di Iti e Neferu. Pilastro n.11. Sono raffigurate tre giovani figure maschili inginocchiate, la loro nudità suggerisce trattarsi di prigionieri di guerra. Scavi Schiaparelli.
Tomba di Iti e Neferu. Pilastro n.11. Sono raffigurate tre giovani figure maschili inginocchiate, la loro nudità suggerisce trattarsi di prigionieri di guerra. Scavi Schiaparelli.
Tomba di Iti e Neferu. Pilastro n.11. Sono raffigurati tre giovani figure maschili inginocchiate, la loro nudità suggerisce trattarsi di prigionieri di guerra. Scavi Schiaparelli.
Tomba di Iti e Neferu. Pilastro n.12. È raffigurato un uomo che conduce un asino che porta sul dorso due gerle legate tra loro; quella sul lato sinistro dell’animale è ribaltata sul piano al fine di renderla visibile. Scavi Schiaparelli.
Tomba di Iti e Neferu. Pilastro n.12. E’ raffigurato un uomo che conduce un asino che porta sul dorso due gerle legate tra loro; quella sul lato sinistro dell’animale è ribaltata sul piano al fine di renderla visibile. Scavi Schiaparelli.
Tomba di Iti e Neferu. Pilastro n.13. Una bella scena riprende uno degli asini della carovana intento a raggiungere il granaio. L’asina, preceduta dal suo piccolo, porta due gerle legate insieme; quella sul fianco sinistro è ribaltata sul piano per renderla visibile. Scavi Schiaparelli.
Tomba di Iti e Neferu. Pilastro n.13. L’immagine, di scarsa qualità, rappresenta la stessa scena di (C.00620). Un’asina insieme al suo piccolo, procede verso il granaio con il suo carico di grano, seguita dal contadino. Scavi Schiaparelli.
Tomba di Iti e Neferu. Pilastro n. 14 (ultimo). Nella parte superiore della pittura si vedono due operai intenti alla fabbricazione di un sarcofago, forse del defunto stesso. Un falegname, a sinistra, impugna un’ascia, mentre l’altro sega un asse. Nel registro inferiore, un asino che trasporta due gerle viene percosso dall’asinaio, sulla groppa si vedono le piaghe inflitte dal bastone. Scavi Schiaparelli.
Tomba di Iti e Neferu. Muro terminale della facciata verso sud. Questa scena suddivisa in due riquadri rappresenta, in alto, un’antilope trattenuta al guinzaglio da un uomo e in basso uno dei numerosi asini carichi di grano, in procinto di raggiungere il granaio, raffigurato nella parete di fondo del portico. Scavi Schiaparelli.
Tomba di Iti e Neferu. Questa immagine documenta, quasi per intero, la grande pittura che era presente sul muro di testa del porticato antistante la tomba. La scena è dominata dalla presenza di alcuni silos per la conservazione del grano e costituisce la destinazione finale della processione di asini, rappresentata sui pilastri. Qui il grano è portato a braccia fino alla sommità del granaio, per essere misurato e versato sotto il controllo di uno scriba. Una parte della pittura risulta mancante a seguito dell’inserimento di una stele funeraria “degli arcieri” (S.13115), legata ad un riutilizzo della tomba. Scavi Schiaparelli.
Tomba di Iti e Neferu. L’immagine mostra un asino che dopo aver raggiunto il granaio viene liberato dal suo peso. Un addetto poterà il grano a spalle verso il granaio. In alto tre antilopi domestiche si cibano nella loro ciotola colma di chicchi di grano. Scavi Schiaparelli.
Tomba di Iti e Neferu. Allestimento museale. Nel corso della campagna di scavi del 1911, procedendo con le operazioni di sterro della tomba, emersero preziose pitture a tempera che, oltre all’aspetto funerario, documentano gustose scene di vita quotidiana in un contesto agricolo. Le pitture verranno poi staccate e portate in Museo nel corso della campagna del 1913-14, come documentato da queste immagini. La fotografia mostra la parete di fondo, lato destro, della cappella per il culto dei defunti, con la rappresentazione dei coniugi in tenero atteggiamento in candidi abiti da cerimonia. Scavi Schiaparelli. (S.14354/10)
Tomba di Iti e Neferu. Allestimento museale. Veduta d’insieme della parete destra della cappella per il culto dei defunti. La parete è dominata da una cruenta scena di macellazione di un grosso bue trattenuto da corde, il suo sangue viene raccolto in ciotole. La scena si svolge sotto la direzione di un uomo dall’insolita carnagione chiara. Nei registri superiori sono presenti due sfilate di portatori di offerte animali. Scavi Schiaparelli. (S.14354/12)
Tomba di Iti e Neferu. Allestimento museale. L’immagine propone la parte destra del muro di accesso alla cappella per il culto. Oltre alla scena di una mucca nell’atto di leccare il vitellino appena nato, in alto è visibile una scena di mungitura dove il vitellino si disputa la mammella della madre con il mandriano. Scavi Schiaparelli. (S.14354/13)
Tomba di Iti e Neferu. Allestimento museale. Nei due registri superiori sono rappresentati uomini e donne con le mani levate, probabilmente un compianto funebre. In basso un mandriano conduce due bovini dalla diversa pezzatura. Scavi Schiaparelli. (S.14354/9)
Tomba di Iti e Neferu. Allestimento museale. Veduta della parete sinistra del muro di accesso alla cappella per il culto. In alto è rappresentato il grosso sarcofago quadrangolare del titolare in legno chiaro, collocato sotto un elegante baldacchino. Inferiormente compare una scena di macellazione rituale. Scavi Schiaparelli. (S.14354/8)
Tomba di Iti e Neferu. Allestimento museale. La facciata della tomba, protetta dal lungo porticato, era interrotta da 11 aperture che immettevano in altrettante stanze, i tratti di muro compresi tra un’apertura e l’altra erano decorati. La fotografia documenta la prima frammentaria pittura (iniziando da sud), con la raffigurazione di alcuni esemplari di gru. Scavi Schiaparelli. (S.14354/19)
Tomba di Iti e Neferu. Particolare delle teste di due gru, rappresentate nell’immagine precedente. Scavi Schiaparelli. (S.14354/19)
Tomba di Iti e Neferu. Particolare di due gru, presenti nell’immagine C00359. La fotografia è ruotata orizzontalmente di 180°. Scavi Schiaparelli. (S.14354/19)
Tomba di Iti e Neferu. Particolare di due gru, presenti nell’immagine C00359. La fotografia è ruotata orizzontalmente di 180°. Scavi Schiaparelli. (S.14354/19)
Tomba di Iti e Neferu. Allestimento museale. La pittura fotografata, ricca di particolari dettagli, presenta una grande barca in procinto di salpare. Questa raffigurazione potrebbe collegarsi all’attività di Iti, “capo delle truppe”, che richiedeva anche lunghi viaggi. Scavi Schiaparelli. (S.14354/07)
Tomba di Iti e Neferu. L’immagine propone un particolare di quella precedente, dove si vede una scimmia che si arrampica su una sartia della barca per salire a bordo. Scavi Schiaparelli. (S.14354/07)
Tomba di Iti e Neferu. L’immagine propone un particolare della fotografia C.01446, dove si vede una scimmia che si arrampica su una sartia della barca per salire a bordo. Scavi Schiaparelli. (S.14354/07)
Tomba di Iti e Neferu. L’immagine propone un particolare della fotografia C01446, dove si vede una scimmia che si arrampica su una sartia della barca per salire a bordo. La fotografia è ruotata orizzontalmente di 180°. Scavi Schiaparelli. (S.14354/07)
Tomba di Iti e Neferu. Allestimento museale. Questa pittura, in parte rovinata, raffigura due tori che si scontrano, mentre due mandriani cercano di separarli. Nel registro superiore una scena incompleta con vari animali, fra cui delle giraffe, specie che abitava le regioni meridionali della Nubia. Scavi Schiaparelli. (S.14354/24)
Tomba di Iti e Neferu. Allestimento museale. La scena raffigura il defunto Iti seduto su uno sgabello foderato di pelle bovina all’ombra di un padiglione, mentre assiste al pasto di due antilopi addomesticate. In alto si vedono quattro figure maschili, di cui una seduta, mentre le altre, in piedi, sono ritratte frontalmente. Scavi Schiaparelli. (S.14354/14)
Tomba di Iti e Neferu. Allestimento museale. Questa immagine documenta, quasi per intero, la grande pittura che era presente sul muro di testa del porticato antistante la tomba. La scena è dominata dalla presenza di alcuni silos per la conservazione del grano e costituisce la destinazione finale della processione di asini, rappresentata sui pilastri. Qui il grano è portato a braccia fino alla sommità del granaio, per essere misurato e versato sotto il controllo di uno scriba. Una parte della pittura risulta mancante a seguito dell’inserimento di una stele funeraria “degli arcieri” (S.13115), legata ad un riutilizzo della tomba. Scavi Schiaparelli. (S.14354/15)
Tomba di Iti e Neferu. Allestimento museale. Questa immagine documenta, quasi per intero, la grande pittura che era presente sul muro di testa del porticato antistante la tomba. La scena è dominata dalla presenza di alcuni silos per la conservazione del grano e costituisce la destinazione finale della processione di asini, rappresentata sui pilastri. Qui il grano è portato a braccia fino alla sommità del granaio, per essere misurato e versato sotto il controllo di uno scriba. Una parte della pittura risulta mancante a seguito dell’inserimento di una stele funeraria “degli arcieri” (S.13115), legata ad un riutilizzo della tomba. Scavi Schiaparelli. (S.14354/15)
Tomba di iti e Neferu. L’immagine presenta un particolare di quella precedente. Appena gli asini raggiungono il granaio vengono liberati dal loro peso e il grano viene portato a braccia alla sommità del silos. Nel registro superiore tre antilopi addomesticate si cibano in ciotole colme di grano. Scavi Schiaparelli. (S.14354/15)
Tomba di Iti e Neferu. Allestimento museale. Pilastro n.2. Al centro della scena la figura di maggiori proporzioni rappresenta il defunto Iti, che impugna l’arco. Di fronte a lui un soldato presenta un ragazzo nudo, forse un prigioniero di guerra. Dietro il defunto un uomo sostiene un palo rivestito di pelle bovina che probabilmente reggeva uno stendardo. Scavi Schiaparelli. (S.14354/04)
Tomba di Iti e Neferu. Pilastro n.8. L’immagine riprende un particolare della fotografia E.00066, con una inconsueta rappresentazione di un individuo dalla pelle scura, probabilmente un prigioniero originario delle regioni a sud dell’Egitto. Scavi Schiaparelli. (S.14354/02)
Tomba di Iti e Neferu. Pilastro n.8. L’immagine, ruotata di 180°, riprende un particolare della fotografia E00066, con una inconsueta rappresentazione di un individuo dalla pelle scura, probabilmente un prigioniero originario delle regioni a sud dell’Egitto. Scavi Schiaparelli. (S.14354/02)
Tomba di Iti e Neferu. Pilastro n.8. L’immagine, ruotata di 180°, riprende un particolare della fotografia E00066, con una inconsueta rappresentazione di un individuo dalla pelle scura, probabilmente un prigioniero originario delle regioni a sud dell’Egitto. Scavi Schiaparelli. (S.14354/02)
Tomba di Iti e Neferu. Pilastro n.8. L’immagine, ruotata di 180°, riprende un particolare della fotografia E00066, con una inconsueta rappresentazione di un individuo dalla pelle scura, probabilmente un prigioniero originario delle regioni a sud dell’Egitto. Scavi Schiaparelli. (S.14354/02)
Tomba di Iti e Neferu. Pilastro n.8. L’immagine, ruotata di 180°, riprende un particolare della fotografia E00066, con una inconsueta rappresentazione di un individuo dalla pelle scura, probabilmente un prigioniero originario delle regioni a sud dell’Egitto. Scavi Schiaparelli. (S.14354/02)
Tomba di Iti e Neferu. Pilastro n.9. Il defunto, raffigurato in piedi, impugna un bastone con la parte terminale foderata con pelle di bovino pezzata. Di fronte a lui è rappresentato un elegante levriero con il collare rosso, uno dei cinque esemplari raffigurati nella tomba. Scavi Schiaparelli. (S.14354/03)
Tomba di Iti e Neferu. Pilastro n.10. La pittura rappresenta Iti appoggiato ad un lungo bastone con indosso un’ampia gonna bianca in lino. Ai suoi piedi uno dei suoi cani segugi fiuta il terreno. Scavi Schiaparelli. (S.14354/01)
Tomba di Iti e Neferu. Allestimento museale. Pilastro n.11. Sono raffigurati tre giovani figure maschili inginocchiate, la loro nudità suggerisce trattarsi di prigionieri di guerra. Scavi Schiaparelli. (S.14354/06)
Tomba di Iti e Neferu. Pilastro n.13. Una bella scena riprende uno degli asini della carovana intento a raggiungere il granaio. L’asina, preceduta dal suo piccolo, porta due ceste legate insieme; quella sul fianco sinistro è ribaltata sul piano per renderla visibile. Scavi Schiaparelli. (S.14354/20)
Tomba di Iti e Neferu. Muro terminale della facciata verso sud. Questa scena suddivisa in due riquadri rappresenta, in alto, un’antilope trattenuta al guinzaglio da un uomo e in basso uno dei numerosi asini carichi di grano in procinto di raggiungere il granaio, raffigurato nella parete di fondo del portico. Scavi Schiaparelli. (S.14354/22)
Tomba di Iti e Neferu, pittura staccata e consolidata per il trasporto, insieme alle altre, a Torino. Scavi Schiaparelli.
Pitture staccate dalla tomba dipinta di Iti e Neferu a Gebelein nel 1914. L’immagine mostra l’allestimento dei dipinti presso il chiostro della chiesa di Sant’ Apollonia a Firenze, in occasione di una mostra organizzata nel 1924 da Fabrizio Lucarini che ne aveva curato il restauro.
Pitture staccate dalla tomba dipinta di iti e Neferu a Gebelein nel 1914. L’immagine mostra l’allestimento dei dipinti presso il chiostro della chiesa di Sant’ Apollonia a Firenze, in occasione di una mostra organizzata nel 1924 da Fabrizio Lucarini che ne aveva curato il restauro.